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Intervista ad Alexandra Orlando


“Aspettando i mondiali di Patrasso”

Alexandra Orlando è campionessa nazionale canadese dal 2003. Ha vinto sei medaglie d´oro ai Commonwealth Games di Melbourne nel 2006, e tre finali ai Giochi Pan Americani del 2007. Per lei l´appuntamento più importante della stagione sono i Campionati Mondiali di Patrasso a settembre, dove spera di qualificarsi per le olimpiadi di Pechino.

Ljubljana, 26 agosto 2007

Di chi parliamo

Nome: Alexandra Orlando
Data di nascita: 19/01/1987
Nazione: Canada
Studentessa universitaria

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- Prima di tutto... piacere di conoscerti! e congratulazioni per i tuoi recenti successi.

Grazie!

- Cos´è successo ai Giochi Pan Americani? Era la prima volta che non utilizzavi l´attrezzo di riserva?

Per me porta sfortuna posizionare l´attrezzo di riserva in pedana, perciò spesso non lo metto. È stato un incidente, non mi era mai successo prima. Il nastro si è rotto e ho provato a terminare l´esercizio, ma sfortunatamente la giuria ha dovuto assegnarmi uno zero per l´intero esercizio.

- Sapevi che avresti ricevuto uno zero per l´esercizio?

No, non lo sapevo, perciò ho continuato, volevo finire e vedere cosa sarebbe successo. Sono stata molto fortunata di poter gareggiare in tre finali. Ero un po´ sconvolta perchè volevo partecipare all´All-Around, ma sono contenta che sia successo lì e non ai mondiali. Tutto succede per un motivo.

- In genere sembri molto sicura in pedana. Qual è il tuo segreto?

Amo esibirmi, e faccio danza e ginnastica da quando ero piccola, adoro danzare e mi piace divertirmi così tanto, e credo di trasmetterlo al pubblico, perciò mi dimentico della gara e dei risultati e... mi diverto solamente!

- Il tuo grande sogno è di qualificarti per le olimpiadi di Pechino. Credi di aver perso un´opportunità perdendo l´All-Around dei Giochi Pan Americani?

Penso di no, non importa. Ci sono ancora i Campionati mondiali, e per qualificarsi bisogna essere nelle prime venti migliori ginnaste al mondo, cosa che al momento spero di riuscire a fare. Mi sento sicura, e stiamo pulendo gli esercizi... Dovrebbe andar bene!

- Come hai iniziato a fare Ginnastica Ritmica?

Ho cominciato a fare danza quando avevo quattro anni e siccome ero molto flessibile la mia insegnante ha raccomandato che provassi a fare ginnastica e... poi me ne sono innamorata.

- Quando hai capito che la Ginnastica Ritmica ti piaceva così tanto?

La ginnastica ritmica è molto diversa dagli altri sport che ho provato; è danza, ginnastica, combinata con gli attrezzi. La amo, non ho mai provato un´esperienza simile prima.

- Puoi descrivere una tua giornata tipo? Quante ore ti alleni al giorno?

Mi sveglio alla mattina e vado a scuola per cinque ore, poi vado in palestra per quattro ore, e poi in genere faccio danza e studio. Devo fare parecchi spostamenti in macchina dalla scuola alla palestra, e poi ancora a scuola... Le giornate sono molto piene.

- Come riesci a conciliare allenamenti e università?

È difficile, ma la mia università capisce quanto mi alleno e quanto viaggio. Gli insegnanti lavorano insieme a me, e ho a disposizione internet quando vado in Europa. Va molto bene.

- E la tua vita privata? Ho letto un messaggio che hai lasciato un anno fa sul sito www.eliterg.com: hai scritto che "lungo la strada hai perso amici che non capivano e non supportavano quello che facevi".

Sì... Quando ero più piccola, i miei amici volevano uscire dopo la scuola e andare alle feste, e io non potevo farlo... Ho detto così tanti "non posso". Alcune persone semplicemente non capiscono l´impegno e l´amore che hai per qualcosa. Perciò si crea una specie di distanza.

- Hai un ragazzo?

Sì, a casa!

- So che hai parenti italiani, visiti l´Italia qualche volta?

La scorsa estate sono andata in vacanza per due settimane. Ho molti parenti italiani, la mia famiglia è del Sud. Mia madre è di Salerno e mio padre è siculo. Vivono tutti lì, solo la mia famiglia vive in Canada.

- Chi ha la tua ginnasta preferita? del presente o del passato?

Oh, è molto difficile. Al momento l´ucraina Anna Bessonova. Penso sia bella, adoro poter gareggiare ed allenarmi confrontandomi con lei.

- Come è il rapporto con la tua allenatrice, Masleva?

Molto buono! Mi segue da sette anni ormai, da quando ero piccola, posso dire di essere cresciuta con lei.

- Partecipi alla scelta della musica e alla creazione degli esercizi?

Sì, io e la mia allenatrice lavoriamo insieme per creare qualcosa di unico per me.

- Lo stile dei tuoi esercizi sembra preferire l´artistico rispetto alle difficoltà? È una scelta?

Sì, penso che sia la mia forza giocare con il pubblico e con i giudici, è la mia personalità. Cerchiamo di creare esercizi con una musica diversa ed uno stile particolare, qualcosa che non si vede da tutti.

- Quale esercizio preferisci ora come ora?

Il nastro!

- Sei costretta a viaggiare molto in Europa per gareggiare. Ti alleni anche in Europa?

Viaggio molto spesso in Europa. Quando vengo in Europa a gareggiare, di solito nei periodi tra le competizioni resto e mi alleno in Russia o Bulgaria. Il viaggio dal Canada all´Europa è molto lungo perciò stiamo qui per parecchie settimane ogni volta.

- Come è la situazione della Ginnastica Ritmica nella tua nazione? Esiste un centro tecnico nazionale per le individualiste?

La Ginnastica Ritmica non è molto popolare in Canada, ma stiamo ricevendo molto più sostegno dal governo ultimamente. Per ora non c´è un centro tecnico nazionale, ma abbiamo qualche speranza che venga costituito in pochi anni.

- Ci sono competizioni per società in Canada?

Sì, ci sono molte gare all´interno della nazione e ci sono molte società. Il Canada è una nazione molto grande perciò abbiamo molte ginnaste che vivono e si allenano dappertutto.

- Come è stata l´esperienza di partecipare alla scrittura di un libro (“In pursuit of victory”)?

È stato molto eccitante. Sono una persona molto riservata ed è stato difficile parlare di me stessa, ma è stata un´esperienza sorprendente. Mi è piaciuto sentire tutto quello che gli altri dicevano e penso che i Canadesi ora siano più consapevoli della ginnastica ritmica nel nostro paese.

- La tua popolarità è cresciuta in Canada dopo le tue sei medaglie d´oro ai Commonwealth Games e dopo il libro?

Penso proprio di sì. Le persone hanno iniziato a notare il nostro sport e ad apprezzarlo di più dopo.

- Quale è stata la migliore esperienza sportiva e quale il momento peggiore?

La più bella esperienza è stata quella dei Commonwealth Games. È stato un grande onore sentire suonare il mio inno nazionale per ben sei volte! Ho fatto un record per il mio sport e per i Commonwealth Games, non avrei mai pensato di poter realizzare qualcosa del genere. È stato il momento più alto della mia carriera. Il momento peggiore è stato non ottenere la qualificazione per i giochi olimpici di Atene per una posizione. Per me è stato molto difficile, ero molto giovane e molto dispiaciuta. Ma sono contenta di aver continuato a gareggiare, e solo ora sto raggiungendo il mio potenziale in questo sport.

- Cosa pensi dello sviluppo del codice dei punteggi? Hai idee o suggerimenti per il futuro?

Penso che i nuovi cambiamenti del codice siano molto positivi, ma sarebbe d´aiuto per tutte le ginnaste se non cambiassero così spesso le regole. Spero che ci sia più bellezza nello sport, come una volta, e che siano più valorizzate le originalità e i rischi. Questo sport cambia molto spesso, perciò sarà interessante vedere cosa succederà.

- Hai già qualche idea e qualche programma su quello che seguirà la tua carriera da ginnasta? Pensi di fare qualcosa legato alla ginnastica?

Sicuramente insegnerò quando mi ritirerò dalle gare, ma non per professione. Voglio finire l´Università e andare a scuola di giurisprudenza. Comunque voglio rimanere legata allo sport e alla comunità sportiva canadese.



A. Favarato (intervista e traduzione)

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