Intervista a Beatrice Zancanaro
“Al ritorno dai campionati europei di Baku”
La ginnasta italiana Beatrice Zancanaro si è classificata al 21° posto nelle qualificazioni
del 23° Campionato Europeo di Ginnastica Ritmica svoltosi a Baku in Azerbaijan,
dal 28 giugno al 1 luglio.
Padova, 11 luglio 2007
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Di chi parliamo
Nome: Beatrice Zancanaro
Data di nascita: 31/01/1989
Nazione: Italia
Studentessa
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- Cominciamo con una domanda futile:
cos´hai portato a casa da Baku?
Una calamita, tre pendagli, un po´ di regalini, tante fotografie, un´esperienza in più
e un mitico dodicesimo posto alla fune!
- Quali ginnaste ti sono piaciute di più agli europei?
Mi sono piaciute Godunko nella finale alla fune, Peycheva nella finale al cerchio,
e Kanaeva al nastro: è precisa, sciolta, espressiva e originale.
Però rimpiango che in pedana non ci fosse la Shpekht;
Marina si “mangia” la pedana... vorrei tanto saperlo fare anch´io.
- Pensi che ci siano stati punteggi “strani” agli europei?
Non sono una giudice quindi non mi compete commentare i punteggi che sono stati assegnati,
e non ho nemmeno visto tutta la gara, dunque posso parlare solo per me. Sono ovviamente contenta
per il risultato ottenuto alla fune, mi aspettavo di più al nastro, ma ho capito che pecco
nell´esecuzione e in alcuni esercizi nel tecnico.
- Tu e Laurito avete gareggiato nel gruppo B.
Quanto conta gareggiare in un gruppo anzichè in un altro?
Secondo me conta, nel corso della competizione i punteggi si scaldano.
Purtroppo noi italiane non siamo riuscite a rientrare nel gruppo A,
cosa a cui la direttrice nazionale e noi per prime tenevamo tanto; resta dell´amaro.
Per quanto riguarda me, ho scoperto solo al mio rientro in Italia di non essermi
qualificata per Torino 2008 per uno scarto di 0.15 e questo fa ancora più male.
- Confrontando qualche risultato sembra quasi che tu piaccia più all´estero che in Italia…
Eh... ci sono domande a cui nessuno sa rispondere.
Mi fa piacere che le giurie internazionali mi apprezzino, per il resto rispetto le opinioni di tutti.
- Voi individualiste italiane vi sentite poco conosciute?
Un po´ sì. Sappiamo che ci sono ginnaste straniere che partecipano a quasi tutte le uscite dell´anno,
in questo modo vengono facilmente conosciute dalle giudici.
In Italia la ritmica deve avere lo stesso numero di gare all´estero
dell´artistica, quindi le competizioni vengono distribuite equamente tra tutte le ginnaste,
e dunque ci si ritrova ad avere circa due uscite a testa oltre agli appuntamenti importanti.
- Ora il tuo prossimo impegno sono i collegiali nazionali, cosa ti aspetti?
Mi aspetto di rientrare in forma dopo un periodo di riposo e andare “a bomba”, di allenarmi tanto e lagnarmi poco.
Quest´anno vorrei cercare di prendere i collegiali con un altro spirito:
vorrei allenarmi insieme alle altre ginnaste senza vivere con ansia il fatto che mi stanno giudicando.
Spero di riuscire a divertirmi pur lavorando seriamente.
Dopo la serie A di quest´anno per me è cambiato qualcosa,
mi sono resa conto che devo affrontare la gara in modo diverso,
devo gareggiare per me stessa ed avere meno paranoie.
- Parliamo un po´ della tua vita privata, riesci a conciliarla con l´attività sportiva?
Beh, dai... ci provo. Non è facile perchè ci sono tante cose da fare, ma sono tutte bellissime
ed entusiasmanti, quindi vale farsi la pena farsi in quattro.
La scuola è finita bene, vengo promossa al quinto anno di liceo scientifico con una media di 8.24 e con 12 crediti;
sono riuscita a prendere la patente e ho passato l´esame per la certificazione di lingua inglese.
Ovviamente a tutto ciò che non riguarda la ginnastica devo dedicarmi ricavando il tempo tra una gara e l´altra.
- Ci sono uomini nella tua vita?
Al primo posto c´è il nonno Oscar, poi mio papà, mio fratello...
- Quali sono i tuoi gusti musicali?
Questa č una domanda che mi fanno spesso quando mi fanno compilare
la scheda per le televisioni e non so mai cosa rispondere!
In realtà ascolto quasi di tutto, eccetto il punk e l´heavy metal.
La musica mi piace tutta, cosė quando siamo in trasferta
io porto le casse e Romina la musica e ci divertiamo un sacco.
- Per concludere... c´è una domanda che vorresti che ti facessero e che nessuno ti ha mai fatto?
Forse nessuno mi ha mai chiesto se mi diverto in gara, o se ho solo paura.
- Allora... in pedana ti diverti o hai paura?
In alcuni esercizi ho ancora paura, in altri mi diverto di pių...
G. Casagrande - A. Favarato